PREFAZIONE
Dr. Andrea Ghiselli, M.D. (INRAN - Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione)
Se qualcuno, prendendo in mano questo libro, pensasse di trovarsi di fronte all’ennesimo libello di ricette regionali, sbaglierebbe di grosso.
La riscoperta dei prodotti del territorio è solo uno degli obiettivi di quest’opera e anzi il mezzo per comprendere che anche chi soffre di grandi limitazioni gastronomiche, come un celiaco, può sedersi al banchetto della tradizione, della salute e, soprattutto, del piacere...............
…................Ebbene, è piacevole notare che molti dei piatti tradizionali sono già naturalmente privi di glutine e quindi fruibili anche da pazienti affetti da celiachia: risotti, farinate, polenta e matuffi, necci ecc. Ma per quei piatti che la tradizione ha sviluppato con cereali come grano e farro, nei quali il glutine è ben presente, gli autori insegnano ad apportare le modifiche, necessarie per la salute, senza perdere d’occhio il gusto e la gratificazione sensoriale che dobbiamo tenere sempre presenti......................
….................Il celiaco più di altri dovrà stare attento a ciò che mette in bocca, ma per nulla al mondo dovrà rinunciare a gusto e tradizione poiché sono due elementi imprescindibili per il benessere e per la salute. Un’alimentazione senza gratificazione, infatti, fallisce l’obiettivo fondamentale per cui l’uomo mangia: la soddisfazione del piacere.